Il Castello Di Otranto. I Grandi Classici Del Romanzo Gotico

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Synopsis

Nel castello di Otranto vive la famiglia del principe Manfred, il cui secondogenito e unico erede maschio, Conrad, è in procinto di sposarsi. Ma, nel giorno del matrimonio, il futuro marito viene trovato morto in circostanze sinistre. Al fine di evitare la realizzazione di un’antica profezia, il principe Manfred decide di ripudiare la propria moglie e di sposare quella che avrebbe dovuto essere sua nuora, Isabelle. La fanciulla, atterrita dalla proposta incestuosa e spaventata dall’atteggiamento improvvisamente violento di Manfred, fugge attraverso i sotterranei del castello.  Manfred tenta di inseguirla, ma viene trattenuto dallo spettro di un suo antenato...

Pubblicato nel 1764 in Inghilterra, il romanzo fu elogiato dalla critica ed ebbe un enorme successo; si dice abbia avuto più di 115 edizioni dal giorno della sua prima pubblicazione. Il pubblico, probabilmente stanco del classicismo e del razionalismo che regnavano all’epoca, aveva finalmente trovato uno sfogo alle sue inquietudini interiori e alla sua sete di mistero. Combinando abilmente horror e giallo, Horace Walpole aveva dato avvio alla letteratura gotica. Atmosfere lugubri, passaggi segreti, castelli diroccati e personaggi misteriosi sono gli ingredienti principali del romanzo. Scorrevole e di piacevole lettura, ancora oggi, dopo quasi tre secoli, Il Castello di Otranto riesce a tenere il lettore incollato sino all’ultima pagina e continua a ispirare la penna dei nostri autori contemporanei. 



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Horace Walpole, figlio del primo ministro più longevo della storia inglese, Sir Robert, nacque a Londra il 24 settembre 1717. Il suo romanzo Il castello di Otranto (1764–65), vero e proprio manifesto preromantico, e predecessore del moderno libro giallo, tecnicamente perfetto, nella suspense e nelle drammatiche e orride sorprese. Questo genere di romanzo, che prese il nome di “gotico”, ebbe grande successo di pubblico. Walpole è anche autore di una tragedia impiantata nel medesimo clima dell’orrido, La madre misteriosa (1768). Soprattutto interessanti sono però i circa 50 volumi delle lettere, di tono memorialistico.